Molto spesso si tratta di uno sfogo di un certo momento, di un peso psichico che si puó risolvere con un colloquio, sviluppando la comunicazione, cercando le strategie per affrontare i problemi, cercando di sviluppare la solidarietá che c'é nella societá. Se questo non é sufficente si entra piú in merito all'organizzazione professionale: nel servizio pubblico ci sono i consultori, il servizio psicologico ed il servizio neuropsichiatrico dell'etá evolutiva.
Si puó stimare che in Alto Adige circa il 10% dei bambini-adolescenti hanno a che fare con un disagio psichico. Naturalmente ci sono varie scale di gravitá che di conseguenza necessitano di interventidiversi. Non significa quindi che questi ragazzi devono rivolgersi automaticamente ad uno specialista, ma una parte di questi soffre di un disturbo cosí grave, da avere un forte impatto sulla vita quotidiana individuale ed anche relazionale ( con i genitori, scuola, amici ecc.). In questi casi, valutandoogni singola situazione, bisogna intervenire a livello sociale, psicologico, pedagogico, ed a volte anche farmacologico. L'aspetto che bisogna sottolineare é che nella grande maggioranza dei casi il decorso é di completa guarigione.
L'adolescenza e sicuramente un periodo di ribellione, fa parte della normalitá ed aiuta a formare il carattere. Ai nostri giorni la ricerca fornisce gli strumenti che permettono di individuare un disagio psichico. Fino a qualche anno fa questo non poteva essere fatto in modo cosi sistematico. Si puó dedurre che, sia per bambini-adolescenti ma anche per gli adulti , non c'é un incremento in assoluto di disagio psichico ; oggi c'é invece una maggiore capacitá nell'individuarlo che di curarlo. Stiamo sicuramente vivendo, a livello sociale, politico ed economico, un periodo d'instabilitá. Le persone piú vulnerabili ne vengono piú coinvolte emotivamente, ma l'aspetto positivo da sottolineare dell'instabilitá e la creativitá.
A livello comportamentale é scontato che alcool e droghe hanno spesso un impatto negativo sulla vita quotidiana.
L'adolescenza é un'etá in cui si sperimenta e l'uso di queste sostanze non é di per sé l'indicatore di un disagio psichico o di una tossicodipendenza . Chiaramente bisogna capire che tipo di sostanze vengono assunte e con che frequenza. purtroppo ci sono ragazzi vulnerabili in cui basta anche "una canna" ad innescare un meccanismo che viene definito poi esordio psicotico.
Alcool e droghe sono un indicatore se diventano abuso, se vengono utilizzare con regolatritá e spesso. i genitori hanno la responsabilitá di informarsi su come proseguire con i figli. Fondamentale infatti é parlare con loro: spesso il dialogo aperto tra genitori e figli risolve le situazioni. Se non risultasse efficace peró, c'é bisogno di un aiuto esterno.
Anche in ambito adolescenziale esiste un disagio psichico che puó diventare stigmatizzante: questo succede quando non si riescono ad individuare le risorse per abilitare la persona a medio e lungo termine e quindi il disagio diventa parte della persona. A volte viene risolto in etá adulta, a volte bisogna conviverci integrandolo nella qualitá della vita.
Concludendo, bambini ed adolescenti hanno risorse che noi adultzi non abbiamo, poiché si stanno abilitando alla vita (non si parla qiandi di riabilitazione come con gli adulti), si stanno formando come persone, stanno modellando il proprio carattere e personalitá; é tutti in evoluzione, si scoprono risorse che non si pensavano, anche i genitori riescono a fare cose che non immaginavano. anche se si é in presenza di un disagio psichico, con il supporto si asilo, scuola, famiglia, ambiti lavorativi, prafessionisti della sanitá o del sociale ecc. si puó procedere verso l'abilitazione e la guarigione.